Di recente siamo entrati nel mondo della stampa 3D per trovare soluzione a determinati quesiti che sorgono durante i nostri lavori.

Questo rappresenta per la nostra azienda un grosso vantaggio che ci permette di produrre alcuni particolari utili per i nostri interventi nelle manutenzioni e riparazioni sulle imbarcazioni.

Uno dei principali punti di forza in questo ambito è la possibilità di disporre, in fase di progettazione, della massima personalizzazione di misure, forme e materiali.

Siamo riusciti a sviluppare un processo di stampa 3D efficiente con il sostegno di figure professionali che ci assicurano estrema precisione e accuratezza sia nei progetti che nelle stampe finite. Collaborando, riusciamo a soffermarci su ogni dettaglio in modo che il risultato finale sia adatto alle necessità della singola barca, restando comunque un prodotto di qualità, resistente e funzionale.

Come funziona una stampante 3D?

Il funzionamento di base di una stampante 3D alla fine è molto simile a quello di una stampante normale: si crea un progetto su un apposito software dal proprio computer da inviare alla stampante, completo di tutti i dettagli del prodotto finale (lunghezza, profondità, materiali da utilizzare, ecc.), per far si che questa lo realizzi. In genere, il formato usato per salvare un progetto da mandare in stampa è l’Stl (Standard Triangulation Language To Layer), un formato che scompone il progetto in triangoli grafici in modo che per la stampante sia facile riprodurre il disegno iniziale.

La differenza principale rispetto alle comuni stampanti sta nella testina che, nel caso di una stampante 3D, è sostituita da un estrusore che – invece che l’inchiostro – impiega i polimeri dei materiali scelti. I filamenti in forma di granuli sono riscaldati, fusi e stratificati ad alta temperatura fino all’ultimazione del processo di costruzione.

Quali materiali si possono utilizzare?

In base alle nuove scoperte e alle innovazioni che la tecnologia porta, ogni anni si modificano anche i materiali che si possono usare nella stampa 3D.
Oggi infatti esiste un’ampia gamma di materiali utilizzabili, disponibili in forme differenti (polvere, filamenti, pallet, granuli, resine, ecc.) che variano a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare.

I materiali possono essere:
plastici come PLA, PETG, PEC, Filoalfa, N-ASA, ABS, alumide, ecc;
compositi metallici che possono essere derivati in alluminio, cobalto, acciaio, titanio, oro, argento, ecc;
– in ceramica (ceramic resin);
cartacei;
– materiali biologici per la stampa di cibo o tessuti.

Esistono anche vari materiali speciali e, in quanto tali, meno diffusi.

Si tratta di materiali composti come il WOOD PLA che contiene delle fibre di legno: molto liscio, appena stampato il materiale produce un piacevole odore di legno vero. Un altro materiale ricercato può essere il GLASS PLA: traslucido e molto resistente, ha una finitura non completamente trasparente a cause delle parti di PLA.
Altri materiali simili sono il CARBON FIBER e il FLEXY.

La stampante 3D nella nautica

Interessante è vedere in quali ambiti specifici vengono utilizzate queste nuove macchine; queste possono essere impiegate in diversi settori, dalla produzione di cibo al campo medico, con la stampa di protesi e tessuti organici.

Anche per quanto riguarda il nostro settore, quello della nautica, le stampanti 3D si possono rivelare molto utili e difatti sono in molti coloro che oggi si avvalgono delle stampanti 3D.
Noi siamo stati testimoni di queste innovazioni al Salone Nautico di Genova 2020.
Lì è stata sorprendente l’idea di Moi Composites, sezione del Politecnico di Milano, di stampare direttamente una barca a motore con tecnologia di stampa 3D Continuous Fiber Manufacturing (CFM).

Il progetto per l’imbarcazione, denominata MAMBO (Motor Additive Manufacturing BOat), è ispirato all’Arcidiavolo di Sonny Levi. MAMBO è lunga 6,5 metri, ha un baglio massimo di 2.5 metri, pesa 800 kg ed è equipaggiata con un motore fuoribordo da 115 cv, un sistema di navigazione, deck in sughero e divanetti in pelle bianca.

La costruzione di MAMBO non ha richiesto, come accade solitamente, la costruzione di un modello e quindi di uno stampo in cui laminare l’imbarcazione. Questo ha reso possibile la creazione di uno scafo che presenta forme concave e convesse che, nella produzione tradizionale, richiederebbero la realizzazione di diversi stampi e relative sezioni di scafo da unire per poi ottenere il manufatto completo.

Vantaggi nell’impiego di una stampante 3D

L’avere una stampante 3D offre diverse agevolazioni ad un’azienda come la nostra, tra cui:
riduzione dei costi di magazzino: producendo da sé i pezzi di ricambio direttamente sul posto, quando possibile, si taglia sui costi di stoccaggio e di spedizione;
riduzione delle tempistiche: si risparmia tempo sia sulla produzione che sulla reperibilità sul posto del materiale necessario per costruire la parte, senza aspettare la spedizione dal magazzino centrale del produttore;
personalizzazione dei prodotti: scegliendo da sè forme, misure e materiali dei pezzi, si hanno ogni volta stampe perfettamente adatte ad una determinata barca;
maggiore efficienza energetica: meno sprechi e meno consumo di carburante.

Noi di Seven Seas con il nostro team specializzato abbiamo iniziato con il produrre alcune parti necessarie per i nostri lavori e abbiamo constato di persona l’effettivo vantaggio nell’avere una stampante 3D a nostra disposizione.
Dopo misurazioni e progettazioni accurate appunto, riusciamo a stampare piccoli particolari senza dover ricorrere ad altri fornitori, risparmiando su tempi e costi, senza mai rinunciare a qualità e funzionalità.